martedì 12 aprile 2011

RIMBORSI ELETTORALI TUTTO IL GOVERNO E' UNITO ANCORA UNA VOLTA, LEGGETE PERCHE'

L’ultima genialata del nostro Parlamento, tra una proposta di abolizione dell’antifascismo e l’istituzione degli eserciti regionali, è un disegno di legge che prevede il raddoppio delle spese a carico dei contribuenti destinate all’attività politica. Ma c’è ancora di più, in spregio alle tasse, alla crisi economica che grava sulle famiglie, oltre che all’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti approvata da un referendum popolare nel 1993, e sempre aggirata dai nostri astuti governanti, questa legge dovrebbe estendere il rimborso elettorale a tutti i partiti che superino la soglia dell’1 per cento in qualsiasi tipo di elezione, mentre vorrebbe stanziare 185 milioni l’anno per le fondazioni culturali legate alle forze politiche.

A dimostrazione di come il Partito degli Arraffoni sia assolutamente trasversale, accanto al primo firmatario della legge Ugo Sposetti del Pd, abbiamo ben 56 deputati di tutti gli schieramenti che appoggiano l’iniziativa: molti Pd, cinque Pdl, l’Udc Savino Pezzotta, il Responsabile D’Anna, l’Idv Di Stanislao e il girovago Luca Barbareschi, di cui non si contano più i partiti d’appartenenza in questa legislatura. Secondo Il Fatto Quotidiano, il primo a riportare la notizia, il conto arriverebbe quindi a superare i 350 milioni di euro. Assolutamente da incorniciare sono le giustificazioni di Sposetti per questa proposta che inevitabilmente suscita malumore tra i cittadini, ve le citiamo a raffica perché sono perle di saggezza da tramandare ai posteri: ‘I partiti possono esistere anche senza democrazia. Ma non esiste una democrazia senza partiti‘. E poi: ‘Chi fa demagogia per i soldi della politica si vada a vedere quanto spendono Francia e Germania‘. Ma ecco la più bella: ‘Questi soldi non sono troppi. Perché altrimenti governeranno sempre i partiti dei ricchi, e i Berlusconi ve li tenete per i prossimi 20 anni‘.

Se ci fosse ancora il ruolo di buffone di corte, Sposetti sarebbe il candidato numero uno: purtroppo c’è ben poco da ridere, e ancora una volta i cittadini assistono inermi ed impotenti all’ennesima manifestazione di arroganza della politica italiana. Non sappiamo se la legge alla fine verrà bloccata in Parlamento, ma per una proposta bocciata ne spunterà dal cassetto subito un’altra. Loro non si fermeranno, ma noi resteremo ancora a lungo a guardare?

Insomma a noi aumentano la benzina e i loro sacrifici sono raddoppiarsi i rimborsi e farli avere ancora a più partiti! Vergogna!

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