martedì 27 marzo 2012

ADDIZIONALE REGIONALE - BUSTE PAGHE DA ORA PIU' BASSE

Naturalmente dovete ringraziare Mario Monti e il suo Governo tecnico di miliardari

Come a sproposito cita il presidente del consiglio una frase di Andreotti 'Meglio tirare a campare che tirare le cuoia'. Pronunciato da una persona che non sa neanche lontanamente cosa vuol dire tirare a campare mi sembra proprio una frase detta a sproposito. Come pure dire che se al parlamento non vanno bene le cose che decidono loro ossia il governo di miliardari, sono pronti ad andarsene; bene andatevene ma in c**o.

Comunque tornando a parlare dell'addizionale regionale ve la spiego in breve:
- per pensionati o dipendenti con un reddito mensile di 1.200 euro lordi sono 51 euro l'anno.
- 1.700 euro lordi sarà 73 euro l'anno.
- 2.200 euro lordi sarà 94 euro l'anno.
- 3.200 euro lordi sarà 137 euro l'anno

Come potete vedere e come sempre in Italia il prelievo in Italia è inversamente proporzionale al guadagno
MENO GUADAGNI PIU' TI PRENDONO

Sono salvati dal prelievo i lavoratori con redditi bassissimi ossia meno di 8.030 lordi l'anno
e i pensionati che percepiscono 7.500 euro lordi l'anno

MA GIUSTO PER GRADIRE E' SOLO LA PRIMA PARTE DI PRELIEVI
C'è infatti un'incognita sull'IRPEF COMUNALE, l'aumento in questione va deciso in questo caso dalle singole amministrazioni. AUGURI!!!!

Riassumendo: aumenta la benzina che serve a tutti e che paghiamo tutti...... parlamentari a parte
prelievo sulle buste paga, più sono basse e più prelievo viene fatto, perchè la maggior parte dei cittadini ha buste paga basse.
ritorno della tassa sulla casa da ICI con la quale ce la cavavamo a IMU con la quale tutte le case anche quelle piccole, diventeranno un bene di lusso
aumento delle assicurazioni..... tanto i parlamentari hanno le auto blu con oltre che la benzina anche le assicurazioni pagate da noi.

RISPARMI DEI CITTADINI SEMPRE PIU' TOCCATI DA TUTTI GLI AUMENTI
MI PARE CHIARO CHE VOGLIONO RIDURCI ALLA FAME PRENDENDOSI TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO E CHE ABBIAMO FATICOSAMENTE MESSO DA PARTE.
LE SOLUZIONI SONO SOLO DUE O CE NE ANDIAMO FINCHE' ABBIAMO I SOLDI PER PAGARCI IL VIAGGIO O CI DECIDIAMO A RIBELLARCI
CHI HA DI PIU' DEVE PèAGARE DI PIU', E CHI HA DI MENO DEVE ESSERE AIUTATO E NON RIDOTTO ALLA FAME CAZZO!!!

domenica 25 marzo 2012

ARTICOLO 18 - COSA CAMBIERA'

Ecco di cosa parla l'articolo 18 - e come cambia grazie al ministro Fornero e al nostro governo.

L'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori italiano implementa la cosiddetta tutela reale disciplinando il caso di licenziamento illegittimo (perché effettuato senza comunicazione dei motivi, perché ingiustificato o perché discriminatorio) di un singolo lavoratore:
  • nelle unità produttive con più di 15 dipendenti (5 se agricole);
  • nelle unità produttive con meno di 15 dipendenti (5 se agricole) se l'azienda occupa nello stesso comune più di 15 dipendenti (5 se agricola);
  • nelle aziende con più di 60 dipendenti.
A partire dall'inizio degli anni 2000, da vari governi italiani, sono stati fatti diversi tentativi di riformarlo. I sindacati si sono sempre opposti con decisione a ognuno di essi, temendo un allentamento della tutela dei lavoratori.

TESTO
1. Ferme restando l'esperibilità delle procedure previste dall'articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, il giudice con la sentenza con cui dichiara inefficace il licenziamento ai sensi dell'articolo 2 della predetta legge o annulla il licenziamento intimato senza giusta causa o giustificato motivo, ovvero ne dichiara la nullità a norma della legge stessa, ordina al datore di lavoro, imprenditore e non imprenditore, che in ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo nel quale ha avuto luogo il licenziamento occupa alle sue dipendenze più di quindici prestatori di lavoro o più di cinque se trattasi di imprenditore agricolo, di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro. Tali disposizioni si applicano altresì ai datori di lavoro, imprenditori e non imprenditori, che nell'ambito dello stesso comune occupano più di quindici dipendenti ed alle imprese agricole che nel medesimo ambito territoriale occupano più di cinque dipendenti, anche se ciascuna unità produttiva, singolarmente considerata, non raggiunge tali limiti, e in ogni caso al datore di lavoro, imprenditore e non imprenditore, che occupa alle sue dipendenze più di sessanta prestatori di lavoro.
2. Ai fini del computo del numero dei prestatori di lavoro di cui primo comma si tiene conto anche dei lavoratori assunti con contratto di formazione e lavoro, dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato parziale, per la quota di orario effettivamente svolto, tenendo conto, a tale proposito, che il computo delle unità lavorative fa riferimento all'orario previsto dalla contrattazione collettiva del settore. Non si computano il coniuge ed i parenti del datore di lavoro entro il secondo grado in linea diretta e in linea collaterale.
3. Il computo dei limiti occupazionali di cui al secondo comma non incide su norme o istituti che prevedono agevolazioni finanziarie o creditizie.
4. Il giudice con la sentenza di cui al primo comma condanna il datore di lavoro al risarcimento del danno subito dal lavoratore per il licenziamento di cui sia stata accertata l'inefficacia o l'invalidità stabilendo un'indennità commisurata alla retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione e al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali dal momento del licenziamento al momento dell'effettiva reintegrazione; in ogni caso la misura del risarcimento non potrà essere inferiore a cinque mensilità di retribuzione globale di fatto.
5. Fermo restando il diritto al risarcimento del danno così come previsto al quarto comma, al prestatore di lavoro è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a quindici mensilità di retribuzione globale di fatto. Qualora il lavoratore entro trenta giorni dal ricevimento dell'invito del datore di lavoro non abbia ripreso il servizio, né abbia richiesto entro trenta giorni dalla comunicazione del deposito della sentenza il pagamento dell'indennità di cui al presente comma, il rapporto di lavoro si intende risolto allo spirare dei termini predetti.
6. La sentenza pronunciata nel giudizio di cui al primo comma è provvisoriamente esecutiva.
7. Nell'ipotesi di licenziamento dei lavoratori di cui all'articolo 22, su istanza congiunta del lavoratore e del sindacato cui questi aderisce o conferisca mandato, il giudice, in ogni stato e grado del giudizio di merito, può disporre con ordinanza, quando ritenga irrilevanti o insufficienti gli elementi di prova forniti dal datore di lavoro, la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro.
8. L'ordinanza di cui al comma precedente può essere impugnata con reclamo immediato al giudice medesimo che l'ha pronunciata. Si applicano le disposizioni dell'articolo 178, terzo, quarto, quinto e sesto comma del codice di procedura civile.
9. L'ordinanza può essere revocata con la sentenza che decide la causa.
10. Nell'ipotesi di licenziamento dei lavoratori di cui all'articolo 22, il datore di lavoro che non ottempera alla sentenza di cui al primo comma ovvero all'ordinanza di cui al quarto comma, non impugnata o confermata dal giudice che l'ha pronunciata, è tenuto anche, per ogni giorno di ritardo, al pagamento a favore del Fondo adeguamento pensioni di una somma pari all'importo della retribuzione dovuta al lavoratore.

COSA CAMBIERA'
Senza troppi giri di parole di cui i nostri parlamentarie il nostro governo hanno sin troppo inflazionato.
Ci sarà la possibilità di licenziare i lavoratori indicando la sola causa come economica, non ci sarà più la possibilità di reintegro per il lavoratore ma la sola risoluzione sarà un indennizzo economico.
Cosa vuol dire questo?
Che per le piccole aziende che tirano a campare non ci sarà nessuna differenza perchè tanto non si possono permettere di pagare e pagare anche per licenziare una persona, mentre le grandi aziende potranno assumere, molto probabilmente con incentivi sostanziosi per fare contratti a tempo indeterminato ma con il solo obbligo di tenere per minimo 3 anni assunte le persone per le quali percepiranno i vari incentivi, e alla fine dei tre anni, ciao contratto a tempo indeterminato e ciao lavoro per i lavoratore.
Gli incentivi, e qui mi posso sbagliare perchè parlo per notizie ricevute da fonti non ufficiali, sarebbero:
- metà dei contributi pagati dallo stato per i primi tre anni, il che vuol dire che se assumi un lavoratore in mobilità a tempo indeterminato in pratica non paghi i contributi per i primi tre anni
- ogni lavoratore a tempo ideterminnato assunto ti permette di assumere un apprendista per il quale in pratica non dovrai pagare i contributi
- per ogni lavoratore assunto c'è un bonus che ti verrà dato al momento che la tua domanda venga accettata di alcune migliaia di euro (sentito vociferare cifre vicino ai 10.000) sempre con il patto che per i primi tre anni non vengano licenziati altrimenti decade tutto
Queste ultime sono solo voci che vi riporto senza nessuna conferma reale e senza nessuna ricerca fatta per confermale e riguardano la regione Umbria.


NUOVO ARTICOLO 18
Testo modifiche articolo 18   clicca per leggere


In sostanza le aziende che hanno soldi e quindi non soffrono la crisi avranno ancora più vantaggi, e si potranno arricchire ancora di più gravando sui pochi benefici economici e sulle nostre spalle, per coloro che tirano a campare, lo dovranno continuare a fare finchè non verranno strozzate da questa politica economica fatta solo per banchieri e da oggi per grandi imprese, prima o poi ci dovremo ribellare a tutto questo e sarebbe intelligente farlo quando abbiamo ancora la possibilità di mangiare e di ragionare e non aspettare di essere ridotti alla fame e sfogare solo allora tutta la nostra rabbia senza regolarci e magari finendo dalla parte del torto.

I nostri politici come mi auguro ormai avrete capito, se ne sbattolo le palle di noi, e se ne sbattono le palle di dare il buon esempio. A noi tasse su tasse, decurtazioni per aumenti di aliquote sulle buste paghe, benzina e tutto ciò che riguarda la massa. Loro a toccare il loro stipendio non ci hanno neanche pensato, neanche per darci l'illusione di fare la cosa giusta e per dare il buon esempio, SE NE FREGANO, il loro unico pensiero è accumulare soldi sulle nostre spalle, perchè sanno benissimo che questa politica sta affondando definitivamente il paese, impossibilitando una ripresa ma anzi stroncandola, questo solo per far rientrare le banche di tutti i soldi possibili, prima finire nello squarcio di una recessione enorme rispetto a quella che già adesso stiamo attraversando.

Voglio proprio vedere se avrete il coraggio di andare a votare, o se quando arriverà quel giorno, ci decideremo invece di andare in urna, a scendere in piazza tutti insieme e fargli capire che i voti di loro stessi e dei loro parenti non sono sufficienti a dar loro il potere e che SE NE DEVONO ANDARE TUTTI, TUTTI!!

martedì 20 marzo 2012

LA MERITOCRAZIA QUESTA SCONOSCIUTA

Italia il paese che nel suo vocabolario non conosce la parola meritocrazia.
Che siamo un popolo di persone ignoranti nel senso che ignoriamo è un dato di fatto, o almeno i nostri politici così ci rappresentano nel mondo.
Persone che non sanno cosa sia lo SPREAD, in un momento in cui lo sa anche un bambino di due mesi dire che definire grave il tutto sia come dire che il caffè senza zucchero è troppo dolce e fa salire il diabete.
Parlo in codice con metafore, così se legge qualche parlamentare non ci capisce un cazzo vista l'enorme cultura del nostro parlamento, nel quale mi piace ricordarlo il 30% circa dei testati di nascosto, assumono sostanze stupefacenti o almeno assumevano, e cazzo mai nessuno che muore di overdose tra loro; ma vabbè altri discorsi.....
Parlavamo di meritocrazia e la farà molto molto breve
MUSSARI ex presidente della Banca Montepaschi, con investimenti sbagliati e mosse sbagliate ha portato la banca sull'orlo del fallimento sfiorato 4 settimane fa, prima del magic Ltro di Draghi, ha portato con le sue scelte ad una perdita di valore in Borsa del 95%, no dico 95%.
Liquidato con circa 40 milioni di euro (mi pare), adesso è PRESIDENTE dell'ABI

PROFUMO ex capo di uno dei più grandi gruppi bancari d'Europa dopo la fusione di Unicredit con Capitalia, con le sue grandi mosse ha portato Unicredit sull'orlo della nazionalizzazione, e come MUSSARI sopra citato anche a lui è riuscita l'impresa di far perdere circa il 95% di valore in borsa a Unicredit.
Liquidato con anche lui con circa 40 milioni di euro, adesso è presidente di MPS

La soluzione è o l'Italia e le Banche tentano di fallire da sole o bisogna dargli una mano.

In America sarebbero stati licenziati in tronco per incapacità e magari non ci sarebbe stata male una bella causa per danni provocati, invece da noi, mega uscita e subito nuova poltrona, e che poltrone.....

Ma dove cazzo vogliamo andare?
Il dove adremo a finire continuando così è molto più facile, affogati nella merda che ci sta già più su di metà collo.

AVRESTE MAI CREDUTO DI DOVER RIMPIANGERE BERLUSCONI?

E' arrivato Mario Monti........
Sembrava fosse arrivato il salvatore della patria, in realtà è arrivato il salvatore SI MA DELLE BANCHE, e come smpre a scapito di tutti noi cittadini.
'Quando c'era Silvio' come recita un documentario le attenzioni erano rivolte tutte a lui.
Le critiche erano tutte rivolte a lui, alle sue leggi ad personam, che ha fatto per tutelare i suoi interessi.....
si innegabile, come innegabile che il centro sinistra non faceva che criticare quelle leggi e i conflitti di interesse che Berlusconi aveva o avrebbe avuto; innegabile anche il fatto che due governi di centro sinistra che sono saliti al potere da quando Silvio Berlusconi è sceso in politica non hanno MAI fatto niente per combattere questo che loro considerano il male dell'Italia, MAI.
Io facendo due più due ho fatto alcune considerazioni, ho Berlusconi non aveva questi conflitti di interesse così evidenti o erano tutti concordi nel dire far si che le cose a loro andavano bene così e non andavano cambiate ma il parlare e parlare era solo campagna elettorale, ma non per prevaricare e affondare qualcuno di loro ma solo per prendere più voti e quindi più rimborsi elettorali, ossia soldi nostri per finanziare i partiti ossia loro stessi.
Berlusconi è stato cacciato, e la realtà delle cose è che è stato cacciato non per incapacità a governare (anche se la capacità nel farlo è da dimostrare) ma perchè qualcuno al di sopra era in grossa crisi e aveva bisogno di un referente per far delle leggi AD BANCAM, perchè è questo che è successo.
Abbiamo come capo del governo un 'TECNICO' e un 'GOVERNO TECNICO' che non sono stati scelti da nessuno, non sono stati votati da nessuno, ma sono stati messi di dalle BANCHE, e chi meglio di un banchiere ex presidente di Goldman Sachs, quelli che a dire di tutti o di alcuni (come preferite) sono i più grandi speculatori del MONDO, quelli che con le loro mosse hanno causato la crisi, le finte riprese e di nuovo la crisi, quelli che riescono comunque ad arricchirsi alla faccia di tutti i lavoratori e le oneste imprese che vengono invece strozzate dalle tasse per sanare cosa.... il debito pubblico o il debito delle Banche?
GOLDMAN SACHS quelli che a dire di qualche esperto governano il mondo.