lunedì 11 giugno 2012

E' MEGLIO STARNUTIRE O BLOCCARE? RISPONDE L'ESPERTO

Ecco, arriva al naso il ben conosciuto pizzicore e dovremmo starnutire… ma, ahimè, non possiamo. Ci sono infatti delle situazioni in cui ci vediamo costretti a mettere, per esempio, un dito sotto le narici per trattenere lo starnuto o tappare il naso per soffocarlo.
Ma un simile gesto fa male?
«Io non consiglio la soppressione di uno starnuto con qualsiasi metodo, sia pizzicando il naso o starnutendo consapevolmente a gola chiusa», dichiara sulle pagine di Life’s little mysteries il dottor Alan Wild, medico chirurgo e professore di otorinolaringoiatra presso la Scuola di Medicina dell’Università di Saint Luis.
Il professore fa notare che c’è una bella differenza tra il bloccare lo starnuto che sta per uscire e il frenare la semplice voglia di starnutire. «Sfregando il naso, respirando con forza attraverso il naso, e premendo sul labbro superiore sotto il naso può alleviare la voglia di starnutire, ma una volta che s’inizia a starnutire, di solito è meglio lasciare andare», aggiunge Wild.
In linea generale, quindi, non è bene bloccare uno starnuto e, come spiega il professore, bloccandolo si può andare incontro a tutta una serie di rischi tra cui delle lesioni al diaframma, una rottura di un vaso sanguigno nel bianco degli occhi, causando ecchimosi della parte bianca intorno all’iride. Ma anche una lesione all’interno dell’orecchio che può far rompere il timpano o una lesione interna che può portare a vertigini o perdita dell’udito.
Il blocco violento potrebbe anche causare l’indebolimento di un vaso sanguigno del cervello e provocarne la rottura a causa del momentaneo aumento della pressione arteriosa.
«Il rischio d’infortunio è basso, ma si potrebbe incappare nella volta sfortunata», ricorda Wild che aggiunge alla lista altri possibili effetti deleteri dello starnutire soffocato.
Tra questi vi è la possibilità di provocare un rigonfiamento intorno agli occhi, lo spingere aria nella cavità cerebrale e provocare un ictus o un forte mal di testa. Vi è anche la possibilità di infortunarsi al collo o addirittura provocare un’incontinenza momentanea.
Per concludere, il professore sfata il mito che vuole lo starnuto dovuto a problemi legati necessariamente al naso e alle vie respiratorie. Ricorda che molte persone credono che starnutire serva a espellere sostanze irritanti, particelle d’inquinamento, allergeni, batteri e virus. Ma, ricorda Wild, non sempre è così: alcuni starnutiscono quando guardano una forte luce, altri durante un rapporto sessuale, altri ancora dopo la somministrazione di alcuni anestetici via endovenosa e, infine, spesso lo starnuto è legato a malattie neurologiche come l’epilessia.
In sostanza, quale che sia il motivo, ora ne abbiamo altri cento per evitare di trattenere lo starnuto quando è ormai lì per uscire. Ricordatevi però di mettere una mano, o un fazzoletto, davanti.
(lm&sdp)

Tratto da LA STAMPA.it

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